mercoledì 30 maggio 2012

Il porta aghi

E questo è il porta aghi coordinato al portaferri:


Per realizzarlo ho seguito sempre le istruzioni di Lella che con un tutorial facilissimo ci ha dato lo spunto per realizzare qualcosa di veramente utile: un porta aghi dall'aspetto di un libricino che con le sue paginette di morbido panno ci permette di tenere in ordine tutti i nostri aghi da cucito e da ricamo... 



Purtroppo la sera in cui ho fatto il grosso del lavoro ero piuttosto stanca, così non sono stata capace di cucire dritto come avrei dovuto, ed il risultato è meno bello di quello ottenuto con il portaferri, che mi è riuscito decisamente meglio...


Alla prossima, ciao ciao!

lunedì 21 maggio 2012

Sophie


Ovvero come la situazione Barbie ha iniziato a sfuggirmi di mano... 

Come vi ho scritto quando vi ho parlato di Elizabeth, nel lontano 2002 ho scoperto che sul sito della Mattel era possibile vedere le Barbie che sarebbero state commercializzate anche sei mesi mesi prima dell'effettiva commercializzazione nei negozi... però nello Showcase di quel sito si potevano anche vedere le Barbie che erano state commercializzate in passato e così non ci avevo messo molto a scoprire che la mia serie The Princess Collection mancava di alcuni soggetti... o meglio almeno di questa bambola, la Princess of French Court, che non avevo mai visto in Italia (o almeno nella mia città)...  
Qui si potrebbe citare una frase di un mio collega, che una volta candidamente ha detto "non so come mai, è successo", ma tempo zero ero iscritta su e-bay e partecipavo ad aste nella speranza di riuscire prima o poi a comprarla (e nemmeno a poco, credo che se questa bambola sia costata cara, sia stata soprattutto in quelle settimane)... tant'è, dopo alcuni maldestri tentativi sono riuscita ad aggiudicarmela e Sophie ha iniziato il suo lungo viaggio che dall'Australia l'avrebbe portata fino in Valle d'Aosta... tra l'altro leggendo sul retro della scatola, questa bambola dovrebbe rappresentare una principessa di un paesino delle Alpi francesi, quindi in teoria è andata ad abitare abbastanza vicino a casa...

Ricordo bene la mattina in cui il corriere, finalmente me l'ha consegnata... pioveva e la scatola esterna era un po' bagnata (e anche ammaccata...) tuttavia, una volta scartata la confezione non aveva subito gravi danni, così avevo deciso che e-bay era un buon canale con cui procurarmi le bambole che non ero riuscita a trovare in negozio (sono megalomane, lo so). 
Rispetto al soggetto raffigurato sul sito della Mattel il vestito ed ancor più il fantastico color ramato dei capelli sono molto meglio... purtroppo il viso, un po' troppo squadrato non mi fa impazzire più di tanto (e soprattutto mi ricorda un po' troppo Mitch di Baywatch)
Per quanto riguarda la scelta del nome, se ricordo bene l'avevo preso dall'anime di Last Exile, dove Sophie era un personaggio che mi piaceva molto...


domenica 20 maggio 2012

La mia minestra preferita

Ciao! oggi voglio postarvi la ricetta di una delle minestre che mi riesce meglio e che faccio da qualche anno, quelle sere che proprio non so cosa cucinare, quelle sere che fa freddo e vuoi qualcosa che ti riscaldi o quelle sere in cui magari ti ritrovi a cucinare in una casa non tua e non hai tanta confidenza  con la dispensa: qualche carota e una patata di solito si trovano sempre. Se ricordo bene, la ricetta l'avevo recuperata dal retro di una  confezione di pastina all'uovo.


Ingredienti per 4 persone

150 g di pastina all'uovo (io in questo caso ho usato delle farfalline piccole),
200 g di carote,
una bella patata,
1 litro di brodo vegetale (oppure un litro di acqua ed un bel cucchiaio di dado vegetale fatto in casa),
1 porro
4 foglioline di menta fresche (oppure un pizzico di menta secca, non troppa altrimenti diventa tutto troppo amaro)
30 grammi di olio evo (la ricetta originale dice burro, ma io l'ho sempre fatta con l'olio)
sale e pepe qb

Esecuzione (a mano)

Pulire il porro, le carote e la patata; sciacquare la menta ed asciugarla bene. Ridurre poi il porro e la menta a listarelle sottili e la patata e le carote a cubotti (meglio piccoli altrimenti non cuociono più). Mettere l'olio in una pentola e rosolarci dentro il porro. Aggiungere quindi i cubetti di patata e carote e lasciarli rosolare un paio di minuti. A questo punto aggiungere il brodo (oppure tutto il dado e l'acqua) un po' per volta come fosse un risotto e lasciare cuocere per 15 minuti circa (meglio assaggiare un pezzettino di carota per vedere che non sia cruda). Passare tutto al mixer. Aggiungere il resto di brodo (o acqua), gettare la pastina e le listarelle di menta e cuorere per il tempo necessario.

Esecuzione con il Bimby

Pulire il porro, le carote e la patata; sciacquare la menta ed asciugarla bene. Mettere il porro dentro al boccale e passarlo 5 sec a vel 7. Aggiungere l'olio e rosolare 3 minuti vel 1. Aggiungere la patata e la carota e cuocere anche loro 3 minuti sempre a velocità 1. Aggiungere brodo oppure acqua e dado un po' alla volta impostando la cottura per 15 minuti vel 1. Frullare il tutto (se necessario) senza salire troppo di velocità o tempo, di modo da lasciare dei pezzettini di verdura ancora visibili. Aggiungere la menta e la pasta e cuocere a vel soft per il tempo indicato sulla confezione della pasta, badando bene ad inserire l'antiorario. 

Impiattare (quanto mi piace questa parola) e decorare con i ciuffetti di menta (se usavate menta fresca).

sabato 19 maggio 2012

Portaferri

Ciao!!! 
oggi vi posto la foto del portaferri che ho finito due giorni fa.


Come ho scritto a Lella di Creare per Hobby mi sono divertita tantissimo a realizzarlo, anche perchè si trattava di un progetto abbastanza semplice (dopo la borsa che ho finito la settimana scorsa, almeno)... 
per maggiori dettagli del tutorial, guardate qui.

Per la stoffa devo ringraziare in modo particolare il ragazzo che lavora nel negozio di stoffe da cui mi servo... io non ero molto convinta di questa proposta (sarei andata di nuovo su dei fiorellini), ma lui ha insistito, ed ha fatto bene... questa fantasia con topolini ed orsetti stilizzata davvero ben si adatta al lavoro finito!!! evviva!
Adesso, appena avrò un briciolo di tempo (è la stagione delle fragole e delle rose e voglio fare qualche vasetto di marmellata) cucirò con lo stesso tessuto anche il porta aghi!

Alla prossima, ciao!

venerdì 18 maggio 2012

Sayaka


Oggi voglio parlarvi di Sayaka, la mia prima Barbie orientale. Se ricordo bene era arrivata nel negozio di giocattoli vicino a casa a fine inverno e la mia amica Paola me l'aveva regalata per il compleanno. Paola è un'amica davvero cara, di quelle che se ne incontrano poche nella vita... dal momento che ama molto tutto ciò che è orientale, ci teneva molto a regalarmi questa bambola così particolare... Anche Saiyaka fa parte della serie The Princess Collection (che credo sia una tra le serie composta da più soggetti, recentemente la Mattel si limita a fare collezioni più limitate e costituita da non più di 3-4 bambole e, secondo me è un vero peccato). Potete darle uno sguardo di insieme qui.  Trovo che anche in questo caso il viso della bambola che ho io sia completamente differente da quella raffigurata sul sito... lo sguardo è decisamente più dolce e saggio ed il candore  dell'incarnato è davvero spettacolare...   

Ho deciso di chiamarla Sayaka perchè mi pare un nome proprio adatto all'espressione di questa Barbie... il nome l'ho preso dal manga Kagen no Tsuki (ultimi raggi di luna) di Ai Yazawa... uno dei miei manga preferiti che è riuscito a farmi piangere nel bel mezzo di un treno... Saiaka era il nome di una ragazza giapponese degli anni settanta innamorata di un ragazzo inglese, Adam... mi ricordo che lui le aveva chiesto come si dicesse ti amo in giapponese e lei arrossendo aveva detto che si diceva ai shitteiru (o qualcosa di molto simile), ma che comunque era un'espressione che i giapponesi non usavano spesso... una frase ed un contesto così mi hanno fatto decidere che la mia Princess of Japan dovesse chiamarsi come quella ragazza, perchè il suo viso era così dolce e riservato che non poteva essere altrimenti... mentre scrivo queste righe, presa dalla nostalgia di quel manga, sto riascoltando il brano "A Cape of Storm" estratto dalla colonna sonora del film che ne era stato tratto... la versione al piano è bellissima....




sabato 12 maggio 2012

La mia portatutto


Ieri sera, finalmente, dopo un bel po' di settimane di lavoro sono riuscita a terminare la mia portatutto, evviva!!!
Come sempre le istruzioni del progetto arrivano da Lella di Creare per Hobby e precisamente qui.
Questa volta il progetto è stato un po' più complicato degli altri da realizzare, e questo perchè il cucito è sempre stato per me un qualcosa di astruso... e poi qui bisognava essere davvero precisi, bisognava cucire tanti pezzi assieme come nel patchwork, una tecnica che avevo sempre guardato con sospetto sin dai tempi in cui da bambina, sui manuali di Candy Candy (stiamo parlando di trent'anni fa buoni) veniva descritta come un qualcosa di bellissimo ma tanto, tanto complicata. 
Ad ogni modo, anche se ad un certo punto ho dovuto rifare tutto e la mia borsa non sta proprio ben su (devo trovare dei materiali più adatti per la prossima volta) ne sono davvero orgogliosa!

Alla prossima, ciao ciao!

martedì 8 maggio 2012

Leda


Questa è l'altra Barbie che avevo acquistato in contemporanea ad Elizabeth... anche lei fa parte della serie The Princess Collection ed è sempre del 2003. Potete darle una visione di insieme qui

Anche in questo caso la Barbie in mio possesso ha il vestito identico a quello raffigurato sul sito della Mattel, tuttavia gli occhi sono leggermente diversi: nella mia bambola sono un po' più allungati il che rende il suo sguardo decisamente più sensuale. 
Ricordo di essere stata molto felice al momento dell'acquisto, in quanto sono stata sempre affascinata dai miti dell'antica Grecia...  tuttavia al momento di trovare un nome per questa bambola ci ho dovuto pensare tantissimo... e così alla fine ho optato per Leda (nome della madre di Elena e Clitennestra) preso dal libro "La Torcia" di Marion Zimmer Bradley. 

Dato che all'epoca compravo ancora le mie bambole in un negozio di Asti (e salivo ad Aosta il lunedì mattina) ricordo di aver tenuto Leda ed Elizabeth con me al lavoro fino a quando sono poi tornata a casa la sera. Ed il mio capo aveva detto che tra tutte le mie bambole (che per un motivo o per l'altro avevano passato almeno una giornata in ufficio) questa era la più bella. Una sera, anni dopo guardando il viso di Leda ho notato un filo sottilissimo di colla che scendeva dagli occhi lungo la guancia... sembrava una lacrima, ed il mio povero capo, da tempo malato ci avrebbe lasciato proprio pochi giorni dopo...  sarà stato un caso, ma a me piace pensare che Leda stesse piangendo per qualcuno che tanti anni prima l'aveva trovata così bella. 

Alla prossima


domenica 6 maggio 2012

Portaocchiali


Oggi vi posto la foto del portaocchiali che ho finito questa mattina!
Come sempre, per realizzarlo ho seguito le indicazioni di Lella nel tutorial dedicato alla festa della mamma che potete trovare qui.
Realizzarlo non è stato difficile (grazie Lella, sei sempre chiarissima), e mi ha dato occasione di provare le mie forbicione a zig zag che avevo preso un po' di tempo fa ma che non avevo ancora avuto occasione di provare!

Dal momento che si trattava di un progetto relativamente semplice, per terminarlo mi sono bastate un paio di orette e il film che mi ha fatto compagnia in questo tempo (non riesco a fare niente di manuale, se non ho un film da vedere o della musica da ascoltare e viceversa) è stato Io e Marley. L'avevo già visto al cinema appena uscito, nel 2008, ma essendo passati un po' di anni non me lo ricordavo più bene. All'epoca non ero ancora sposata, non avevo una casa tutta mia o un gatto quindi l'ho visto con occhi diversi... ma ancora oggi, come quel giorno, le scene finali (soprattutto l'atteggiamento del figlio più grandi dei  protagonisti) sono riuscite a farmi piangere... fortuna che il portaocchiali in quel momento l'avevo finito, altrimenti lo battezzavo per bene... 

Ora vi saluto, alla prossima